Nuove Categorie


Sono proprio contento, il mio blog sta crescendo ad un ritmo molto veloce e ogni giorno ci sono centinaia di accessi per più di un migliaio di pagine e, se consideriamo che ha appena compiuto 2 mesi, sono valori fuori da ogni previsione ottimistica.

Vorrei segnalare le nuove categorie:


BioBlog


Da oggi questo blog è disponibile in una versione aggiornata giornalmente su www.BioBlog.it.

In questo sito potrai trovare tutte le novità in campo medico!


Ovatio Dr


Ovatio DR è il nuovo defibrillatore impiantabile più piccolo al mondo prodotto da un'azienda italiana leader nello sviluppo di tecnologie mediche per la chirurgia cardiaca. Il dispositivo, appena distribuito sul mercato europeo, è stato presentato durante una conferenza stampa tenutasi a Roma.

Le sue dimensioni ridotte, 29 centimetri cubici di volume e 10,9 millimetri di spessore massimo, consentono un'applicazione semplice anche nei bambini, inoltre a detta dei produttori è a prova di errore.

Il nuovo defibrillatore, oltre ad avere delle dimensioni molto ridotte, è in grado di rilevare esclusivamente le aritmie cardiache che mettono a rischio la vita dei pazienti che in precedenza hanno già subito un arresto cardiaco. In caso di tachicardia ventricolare o altri problemi, il defibrillatore riesce a mettere in atto la terapia migliore riportando il ritmo nella norma ed evitando un nuovo attacco.
Questo nuovo defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD=Implantable Cardioverter Defibrillator), può anche essere programmato dall'esterno, in questo modo si possono impostare diversi parametri per ottimizzare il riconoscimento delle aritmie e ottenere la terapia più idonea. Questa utilissima funzione consente di personalizzare il funzionamento del dispositivo in base alle caratteristiche del paziente.
Ovatio DR è schermato da interferenze elettromagnetiche esterne. Nessun problema quindi ai check-in degli aeroporti, alle porte delle banche, e nell’uso del cellulare, che bisogna solo avere l'accortezza di non poggiare proprio sopra al petto. L'unica controindicazione, se così si può definire, riguarda la risonanza magnetica.
La cosa forse più importante è che il dispositivo ha un costo relativamente basso ed è completamente rimborsabile dal Sistema Sanitario Nazionale.

[via Yahoo!]


Ossa dal sangue


Gli scienziati hanno lanciato un progetto che mira a costruire le ossa dal sangue.
I ricercatori sperano di generare la strutture dell'osso partendo dalle cellule del cordone ombelicale, per poi impiegarlo nella riparazione dei difetti e delle fratture dell'osso. Il progetto triennale costa £1.6 milioni di dollari ed è sostenuto dalla Commissione Europea.
Si spera di trovare un nuovo uso possibile per le due milione unità di cordoni contate in Europa ed attualmente usate per le trasfusioni per il trattamento delle leucemia. Dice il biologo Dott. Paul Genever: "le cellule staminali del cordone ombelicale sembrano simili alle cellule staminali del midollo osseo ma sono difficili da individuare. Miriamo ad isolarle e a riprodurle in modo da avere abbastanza cellule per essere usate nella terapia.
Inoltre se la creazione delle strutture dell'osso dalle cellule staminali si dimostrasse possibile, esso potrebbe essere usato per le terapie cell-based e riparare quindi i difetti e le fratture dell'osso. Infine, le strutture ossee sviluppate in questo modo potranno essere usate per rendere le protesi d'anca più durevoli.

Il Dott Stephen Holland ed il professor Tom Baldwin, del dipartimento dell'università di filosofia, daranno una valutazione etica sulla ricerca per valutare come essa influisce al dibattito sulle cellula staminali.

[via BBC News]


MicroSavia


I ricercatori della Phonak hanno studiato il modo in cui l'orecchio e il cervello interagiscono, e come l'orecchio interno processa i suoni, quindi hanno replicato il sistema usando un circuito integrato molto piccolo quanto potente.
Il microchip infatti ha la stessa potenza di un processore Pentium e le dimensioni sono davvero ridotte, solo 25 millimetri, tali da renderlo invisibile una volta indossato, soprattutto se preso dello stesso colore dei capelli.
Molte persone che hanno bisogno di una protesi acustica, non la indossano per motivi estetici ma con questi nuovi dipositivi non ci dovrebbero essere più problemi.

[via Tech Digest]


Software per valutare lo stress aortico


In presenza di aneurisma aortico, una dilatazione patologica dell'aorta, il rischio maggiore è costituito da una sua rottura. Un evento gravissimo, che determina una violenta emorragia e può portare alla morte o a danni permanenti. Per evitare che ciò si verifichi, la sezione di Massa dell'Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Cnr ha messo a punto un software in grado di effettuare una valutazione personalizzata del rischio di rottura dell'aneurisma.
Questa applicazione software sarà molto utile in quanto in alcuni casi è proprio l'esame di tipo invasivo ad aumentare il rischio di rottura della parete già dilatata.
Si tratta di un'operazione di fondamentale importanza nel percorso clinico e chirurgico del paziente, resa difficile però dalla complessità del problema biomeccanico (proprietà del tessuto, flusso ematico, pressione arteriosa) e dall’incertezza relativa all’elasticità della specifica aorta.
"Per superare queste difficoltà, spiega Andrea Ripoli dell'Ifc-Cnr, abbiamo combinato un modello matematico biomeccanico con il metodo di simulazione Monte Carlo Metropolis, un sistema algoritmico mai usato finora in questo ambito e indicato per ricavare stime attraverso simulazioni. Per ogni aneurisma studiato viene creato un "campione virtuale" di 10.000 aneurismi, ciascuno con caratteristiche meccaniche statisticamente simili a quelle dell'aneurisma studiato. Per tutti i 10.000 aneurismi virtuali viene quindi calcolato lo stress di parete e segnalato l'eventuale superamento del limite di rottura. Sulla base dei risultati ottenuti sull'intero "campione virtuale", viene infine fornita una valutazione probabilistica del rischio per lo specifico paziente".

[via Le Scienze]


Dai maiali all'uomo...


Dopo aver ibernato con successo alcuni maiali, si prospettano imminenti i test sull'uomo.
Questa tecnica potrà risultare indispensabile per salvare pazienti che hanno perso molto sangue o per interventi molto lunghi.
Da Newton: Dopo aver per 200 volte ibernato e riportato in vita dei maialini con successo nel 90% dei casi, un'equipe di esperti del Massachusetts General Hospital di Boston ha annunciato imminenti i primi test su pazienti gravissimi.
Secondo quanto dichiarato alla rivista New Scientist dal chirurgo che dirige l'equipe statunitense, Hasan Alam, l'idea è quella di arrivare un giorno ad operare pazienti in condizioni critiche, che hanno perso molto sangue e che rischiano di morire, eseguendo l'intervento sul loro corpo ibernato. Questi pazienti si potrebbero salvare tenendoli, per tutte le ore necessarie all'intervento, in bilico tra la vita e la morte in uno stato di "non vita" indotto portando il loro organismo a basse temperature. Ciò per abbassare il bisogno di ossigeno da parte del corpo, offrendo al chirurgo il tempo di riparare le ferite.


Questa tecnica è per il corpo umano una specie di letargo indotto e speriamo possa aiutare a salvare vite umane.

[via Newton]


Staminali & cancro


In uno studio pubblicato su Cancer Cell, i ricercatori del Columbia University Medical Center hanno dimostrato che le cellule staminali e quelle progenitrici tendono ad incorrere in un errore particolare durante la divisione, errore che porta a grossi difetti cromosomici. Questa tendenza potrebbe spiegare come si formano cellule staminali cancerogene e come queste mutano successivamente aumentando il grado di malignità del tumore.
Contrariamente alle cellule normali, le cellule staminali e progenitrici hanno una capacità ridotta di controllare la correttezza della divisione cellulare. Usando cellule staminali embrionali e cellule neurali progenitrici di topo, e cellule progenitrici di midollo spinale umano, i ricercatori hanno riscontrato che la divisione avveniva prima dello sbrogliamento del materiale cromosomico (che deve avvenire prima della mitosi per evitare il mutamento delle cellule). Secondo gli scienziati le cellule staminali cancerogene, molto simili a quelle normali, presentano la stessa deficienza. Come spiega il responsabile dell'equipe, Timothy Bestor "abbiamo forse trovato come cellule staminali senza alcun tipo di mutazione preesistente possono trasformarsi in cellule staminali cancerogene".

Grazie a questa nuova scoperta si potrà in futuro cercare di prevenire e quindi curare per tempo i tumori.

[via Aduc]


Analisi del sangue per il cancro del fegato


Una nuova tecnologia per gli scienziati aiuterà a sviluppare analisi del sangue utili a diagnosticare il cancro del fegato. L'Università di Birmingham attraverso il controllo computerizzato di una proteina rileva i cambiamenti caratteristici prodotti dal tumore e questo aiuterà a salvare molte vite perchè il trattamento del cancro del fegato è più efficace se cominciato presto.
Il cancro al fegato è il sesto più diffuso al mondo soprattutto in Asia. Le persone più a rischio ad esempio quelle affette da cirrosi epatica vengono già monitorate ma le attuali analisi non sono abbastanza sensibili per diagnosticare in tempi brevi la malattia.

Il ricercatore professor Philip Johnson dice: "abbiamo indicato che la giusta combinazione di tecnologia e analisi computerizzata distinguono la gente con il cancro del fegato in anticipo da quelle senza la malattia. Il nostro metodo è più preciso dell'analisi del sangue attuale e pur tuttavia, questo è soltanto il primo punto su una strada lunga, verso una prova che potrà essere usata attendibilmente per la molta gente a rischio di sviluppare il cancro primario del fegato".
Le affezioni epatiche, compresa la cirrosi e l'epatite, aumentano notevolmente il rischio di carcinoma epatocellulare. Anche se le vaccinazioni contro il virus di epatite B ora sono somministrate ai bambini nella maggior parte dei paesi del mondo, ci sono milioni di persone già infettate. Inoltre non c'è vaccinazione efficace per l'epatite C, l'incidenza globale del cancro del fegato rimane alta. I metodi correnti impiegati per controllare tali gruppi high-risk includono le esplorazioni ad ultrasuoni e una prova per la presenza di una singola proteina nell'anima denominata fetoprotein alfa. Il professor John Toy, ricercatore sul cancro, afferma che è necessario ancora molto lavoro per affinare i modelli basati sul controllo di questa particolare proteina e che presto potranno essere usati come prova certa per il controllo dei gruppi a rischio.

[via BBC News]


Insulina Spray


Nuove prospettive per le persone affette da diabete di tipo 1 e 2 e forse l'iniettore qui a lato potrebbe diventare solo un brutto e vecchio ricordo. Da il Resto del Carlino: New York, 27 gennaio 2006 - La Food and Drug Administration, l'ente federale che vigilia sul settore farmaceutico e alimentare degli Stati Uniti, ha approvato la commercializzazione dell'insulina spray, prodotto del colosso farmaceutico Pfizer.

Il farmaco, che potrebbe rappresentare una rivoluzione per le persone diabetiche, è inalabile. Pfizer ha sviluppato il nuovo farmaco che verrà messo in commercio sotto il marchio "Exubera" insieme alla Sanofi-Aventis e alla Nektar Therapeutics. L'uso dell'insulina spray non sostituirà secondo la Fda il bisogno di iniettare occasionalmente l'ormone. E i diabetici dovranno continuare a testarsi il livello di zucchero nel sangue.

La Fda ha ritardato la sua decisione per tre mesi in modo da poter rivedere i dati sul trattamento del diabete. La commissione europea ha approvato la Exubera solo per uso da parte di adulti. Secondo gli analisti, le vendite dell'insulina spray potrebbero raggiungere la somma di 1 miliardo di dollari all'anno per la Pfizer che di recente ha acconsentito a pagare alla Sanofi-Aventis 1,3 miliardi di dollari per ottenere i diritti mondiali sulla medicina per i diabetici di tipo 1 e 2.


Approfondimento =>Esistono due forme principali di diabete:

  • Diabete di tipo 1 (insulino-dipendente): è quello in cui il pancreas non produce l’insulina essenziale per la sopravvivenza. Questa forma si sviluppa più facilmente nei bambini e negli adolescenti, anche se la sua prevalenza è in aumento in persone di età più avanzata. Sono stati identificati alcuni geni coinvolti nell’insorgenza della malattia e una serie di marcatori genetici utilizzabili per la diagnosi.
  • Diabete di tipo 2 (non insulino dipendente): è determinato dall’incapacità del corpo di rispondere in modo adeguato all’azione dell’insulina prodotta dal pancreas. Il diabete di tipo 2 è molto più frequente e rappresenta circa il 90 per cento dei casi in tutto il mondo. Normalmente si manifesta negli adulti, ma negli ultimi anni si è notato un aumento della prevalenza anche negli adolescenti. La natura ereditaria del diabete di tipo 2 è nota da tempo, anche se solo recentemente sono stati individuati alcuni geni consistentemente associati al rischio di malattia.

[via Il Resto del Carlino]


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